Il 29 settembre 2025 l’Assemblea Generale della Cgil ha approvato un documento che segna un impegno chiaro: intensificare ed estendere la mobilitazione per la pace, la giustizia sociale e il lavoro dignitoso.
Fermare guerre e genocidi
L’Assemblea ha ribadito la necessità di fermare il genocidio in corso del popolo palestinese da parte del governo israeliano guidato da Netanyahu, sostenendo con forza la missione non violenta della Global Sumud Flotilla per aprire corridoi umanitari permanenti e garantire un cessate il fuoco a Gaza.
Allo stesso tempo, è stato espresso un netto rifiuto delle politiche di riarmo portate avanti dal governo italiano, dall’Unione europea e dalla Nato, considerate incompatibili con i valori della democrazia e della convivenza civile. La richiesta alle istituzioni italiane, europee e internazionali è di uscire dalla logica dello scontro militare e convocare, sotto l’egida delle Nazioni Unite, una conferenza di pace capace di fermare tutte le guerre.
Un’economia di pace e giustizia sociale
L’Assemblea ha rilanciato la proposta di costruire un’alternativa all’economia di guerra, fondata su:
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una riforma fiscale equa, che colpisca evasione, grandi ricchezze, profitti e rendite;
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l’aumento dei salari e delle pensioni;
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la cancellazione delle leggi che alimentano precarietà;
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investimenti nella sanità, nella non autosufficienza, nell’istruzione pubblica, nelle politiche industriali e abitative sostenibili;
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la garanzia della sicurezza sul lavoro e il superamento del lavoro nero e del subappalto a cascata.
I prossimi appuntamenti
Il documento approvato dà mandato alla Segreteria di proclamare uno sciopero generale tempestivo in caso di attacchi, blocchi o sequestri contro la missione umanitaria della Global Sumud Flotilla, o della mancata apertura di corridoi umanitari per Gaza.
Tutte le strutture della Cgil sono impegnate a:
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organizzare la partecipazione alla manifestazione nazionale convocata dalle associazioni palestinesi il 4 ottobre a Roma, sulla base delle posizioni espresse dalla Cgil;
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partecipare alla Marcia Perugia–Assisi del 12 ottobre, sostenendo tutte le iniziative per la pace e contro il riarmo;
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programmare assemblee nei luoghi di lavoro e iniziative sui territori, compresi presidi permanenti, in preparazione alla manifestazione nazionale della Cgil e de “La Via Maestra” del 25 ottobre a Roma, dal titolo “Democrazia al Lavoro”.