Milano, 10 aprile 2024 – “L’area metropolitana, la grande dinamo, compete su un mercato globale che genera miliardi di fatturato in import ed export, 50 solo in Unione Europea e avrebbe bisogno di istituzioni in grado di programmare lo sviluppo armonico di quest’area metropolitana. Al contrario noi abbiamo uno spezzettamento di competenze che non consente programmazione”. A dirlo Luca Stanzione, segretario generale Camera del Lavoro di Milano a What Next, l’evento di Città metropolitana in occasione dei 10 anni dalla sua nascita. “La grande incompiuta”, già oggetto di un patto di rilancio siglato dalle parti sociali.
“Chiediamo che si istituisca un Piano di governo del territorio che sia almeno di competenza dell’area metropolitana affinché questo territorio possa svilupparsi in maniera sinergica”.
Mind è l’esempio di un’area che conterrà asset importanti del territorio, come il sistema universitario, stando dentro una rete di infrastrutture e trasporti. Proprio sui trasporti, però, si misura “l’arretratezza istituzionale che abbiamo”.
“Esistono almeno 6 soggetti pubblici che decidono della rete dei trasporti e 3 società di infrastrutture, insieme ad una agenzia regionale, più tutte le aziende locali la cui organizzazione e contrattazione è svolta comune per comune. È un sistema completamente sfasato”.
Tra le cause di indebolimento degli enti locali Stanzione cita la scarsità di risorse e personale, qualificato, per poter gestire anche i progetti finanziati dal PNRR. “Gli enti locali sono lasciati soli e non basta, come qualcuno chiede, l’elezione diretta del sindaco della Città Metropolitana”.
E sul PNRR: “Oggi Milano non ha un luogo di confronto tra le parti sociali su come spendere le risorse. La richiesta la rivolgiamo al Comune e a Città Metropolitana: non perdiamo un’occasione. Le risorse del PNRR sono debito pubblico che pagano i lavoratori, abbiamo il diritto di dire la nostra”.