Lo sgombero del Leoncavallo non è solo la chiusura di uno spazio: è un attacco al tessuto democratico di Milano.
Farlo mentre la città è ancora in ferie significa agire di nascosto, come chi teme la luce.
Ancora una volta assistiamo a scelte del Governo che puntano alla lacerazione sociale.
In mezzo a una città inghiottita dalla speculazione, il Leoncavallo è stato il luogo che ha ricucito la comunità.
Uno spazio pubblico sociale che ha salvato generazioni di giovani dall’eroina e dato la possibilità a moltissimi di accedere a cultura e socialità mentre la città diventava sempre più escludente. Un presidio di democrazia sostanziale negli anni dell’eversione e del neofascismo.
Ora tutta la comunità metropolitana sia impegnata a trovare una soluzione adeguata per un soggetto sociale che rappresenta una parte della storia migliore della città. Deve diventare una priorità dell’Amministrazione, così come in passato si è fatto per altri spazi sociali.
Martedì 2 settembre ore 20.30 assemblea pubblica presso la Camera del Lavoro.
Sabato 6 settembre corteo nazionale, concentramento ore 14.00 a Porta venezia.
Maggiori informazioni su leoncavallo.org