Cinque giorni di incontri, musica, socialità e buon cibo. Cinque giorni in cui abbiamo dimostrato che la periferia può essere centro, può essere una piazza viva, accogliente, partecipata.
La Festa della CGIL Milano 2025 si è conclusa domenica sera a Cassina Anna, e vogliamo dire un grande grazie a tutte e tutti coloro che l’hanno resa possibile.
Grazie agli ospiti che hanno animato i nostri dibattiti con intelligenza, passione e disponibilità: Maurizio Landini, Beppe Sala, Urbano Cairo, Milena Gabanelli, Simona Ravizza, Giuliano Amato, Massimo Recalcati, Anita Pirovano, Luca Quagliato, Laura Carrer, Monica Romano, Qpride, Bruno Giordano, Marco Patucchi, Giulia Cazzaniga, Silvia Bartellini, Vincenzo Salvi, Angelo Miotto, Luigi Vergallo, Andrea Rapini, Lorenza Ghidini e tutte le voci del sindacato, del giornalismo, della cultura e dei territori che hanno contribuito a costruire riflessioni vere e accessibili.
Grazie ai musicisti e artisti che ogni sera hanno portato sul palco energia e qualità: dai Musici di Francesco Guccini ai Perturbazione con la loro straordinaria interpretazione de La Buona Novella, passando per le tribute band degli 883 e dei Queen, il nostro Uncle DJ, fino agli spettacoli per bambine e bambini.
Grazie a Via Audio, ai fornitori, ai tecnici, alle cuoche e ai cuochi, a chi ha montato, smontato, pulito, servito, controllato, informato. Dietro ogni serata riuscita, ci sono decine di persone che hanno lavorato con impegno e spirito collettivo.
Grazie al Municipio 9 e grazie agli sponsor che hanno creduto in questa cinque giorni di dibattiti e convivialità: Abitare, Uniabita, Cassa Mutualistica, Insieme Salute, Caaf Lombardia, Scamamù. Grazie a Radiopopolare.
E soprattutto, grazie al pubblico, numerosissimo e variegato, fatto di giovani, famiglie, pensionati, attivisti, lavoratori, curiosi. In tanti siete passati a Bruzzano per ascoltare, confrontarvi, ridere, ballare, mangiare insieme, partecipare.
Fare una festa in periferia è una scelta politica. Volevamo che anche qui, fuori dalle rotte usuali della città, si respirasse l’aria di una Milano diversa: inclusiva, critica, accogliente, popolare.
E ci siamo riusciti.
📍 Ci rivediamo presto, nelle vertenze, nei territori, nei luoghi del lavoro. E alla prossima edizione!