Milano, 9 maggio 2024 – Un gruppo di lavoratrici e lavoratori dello spettacolo aderenti alla SLC CGIL Milano ha lanciato un appello per sostenere i 5 Sì ai referendum sul lavoro dell’8 e 9 giugno.
Un’iniziativa nata dal basso, che ha già raccolto oltre 400 firme dal mondo dello spettacolo, dell’arte e della cultura. Tra i firmatari: Angela Finocchiaro, Lella Costa, Lino Guanciale, Marina Massironi, Ottavia Piccolo, Paolo Fresu, Francesco Paolantoni, Serena Dandini, Ricky Gianco, Punkreas, Elio De Capitani e tanti altri.
«Il nostro lavoro è fatto di splendore visibile e diritti invisibili» – si legge nell’appello – «Per questo sentiamo nostro il disagio di tutti i lavoratori, visibili e invisibili. Ogni palco è un luogo di confronto, e ogni lavoratore può trasformarsi in un cittadino che rivendica e conquista nuovi diritti.»
Un appello alla partecipazione, alla responsabilità collettiva e alla difesa della democrazia, che parte da chi ogni giorno vive l’instabilità e la frammentazione del lavoro culturale.
Ecco il testo dell’appello
*Referendum su lavoro e cittadinanza dell’8 e 9 giugno*
Un diritto in più è per tutt3Per noi lavoratrici e lavoratori della cultura, dell’arte e dello spettacolo è necessario, oggi, mettere sotto i riflettori i diritti del lavoro e quelli della cittadinanza, che ne è la premessa.
Il nostro lavoro è fatto di splendore visibile e diritti invisibili. Per questo sentiamo nostro il disagio di tutti i lavoratori, visibili e invisibili.
Il legame fra democrazia e lavoro – sancito dal primo rigo della Costituzione – è in gioco.
Precarietà e discontinuità rendono la nostra vita e quella della maggior parte dei lavoratori sempre più difficile. L’8 e il 9 giugno possiamo fermare questo declino!
Ogni palco è un luogo di confronto e ogni lavoratore può trasformarsi in un cittadino che rivendica e conquista nuovi diritti.
Da una parte guerre, dazi, sfruttamento, dall’altra pace, condivisione, diritti del lavoro. Con questi referendum scegli da che parte stare!
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