La piena autonomia delle donne è un vantaggio per tutta la società
Su iniziativa del Corriere della Sera, ABI, Federcasse, Assolombarda, Confcommercio Milano, Camera del Lavoro di Milano, Cisl Milano Metropoli, Uil Milano e Lombardia, con il sostegno del Comune di Milano, hanno siglato oggi un’alleanza per promuovere una riflessione comune sull’importanza dell’autonomia femminile.
Con questa intesa, si apre un percorso condiviso che punta a rafforzare le opportunità di occupazione e di indipendenza economica per le donne, nella consapevolezza che equità e sviluppo vadano di pari passo: più donne al lavoro significa più benessere per tutti.
Eppure, i dati raccontano una realtà ancora segnata da squilibri. A Milano, solo una donna su due dichiara di essere finanziariamente indipendente. Se l’85% possiede un conto corrente — un dato migliore rispetto alla media italiana — soltanto nel 60% dei casi si tratta di un conto personale, mentre nel restante 40% è cointestato.
Le motivazioni? Per il 40% delle donne i costi bancari sono troppo elevati o il conto è ritenuto “non necessario”; il 35% non lavora, e una parte significativa delle occupate guadagna tra i mille e i duemila euro al mese, con non poche sotto la soglia dei mille.
Il lavoro e il conto corrente: due elementi che dovrebbero costituire un binomio naturale, ma che ancora oggi, per molte donne, non lo sono.
L’alleanza siglata oggi rappresenta l’inizio di un impegno concreto, nel quale ogni soggetto coinvolto agirà secondo le proprie competenze e capacità di penetrazione nel tessuto produttivo, con la convinzione che un Paese più giusto per le donne sia un Paese più forte per tutti.